Non prendete la vita troppo sul serio comunque vada non ne uscirete vivi

Linda tritava la cipolla, annoiata ascoltava jazz alla radio, non aveva particolari aspettative nè programmi in quel sabato di dicembre dal sapore primaverile. Natale s’avvicinava minaccioso, lei non amava particolarmente qualla festività, era sola, separata da oramai troppo tempo, l’unico figlio lontano da lei chilometri, al nord per lavoro, stabile nel cuore.
Antonella spalancò la finestra, fece entrare aria pulita, il sole filtrava sminuzzando a piccole fette la scarna stanza. Aveva appena finito di correggere i compiti in classe dei suoi ragazzi, era molto arrabbiata con loro, avevano combinato dei veri e propri pasticci, insegnare storia dell’arte in un istituto professionale è un’impresa ardua. Non sopportava più quei suoi studenti cosi idiosincratici allo studio, avezzi solo a far nulla, impregnati di menefreghismo totale. Decise di dedicarsi alla lettura, prese un libro,”Edipo re” Di Pasolini, iniziò a leggerlo, era sola,sconsolatamente depressa.
Paola piangeva,l’ hiphone in mano, era su facebook, cercava traccie del suo amore, un segno un messaggio un destino nulla. Dissolto nel vento.Inviava sms a raffica, nessun fremito,nessuna risposta.
Silvia aspettava Lucio,suo marito. Era già mezzogiorno, doveva essere tornato da un pezzo, ancora non si vedeva, il cellulare spento, strano. Rapidamente tracollava in ansia.
Antonella prese in mano il telefonino, non aveva voglia di star sola in quella giornata di sabato, compose un numero.
Un trillo interruppe il rumoroso sfriggere, Linda si pulì le mani alla meglio sul primo strofinaccio trovato. Rispose.
“Ciao che fai?”
“Oh sei tu! Ciao, non faccio nulla,oggi pensavo di stare a casa”
“Perchè non usciamo? Approffitamo della bella giornata andiamo a fare una passeggiata, magari al parco,che ne dici?”
“Non sò bo! Non ho molta voglia.”
“E dai cosa stai a fare a casa?”
“Va bene mi hai convinta, però prometti di non parlare di quel bastardo del mio ex marito.”
“Stà tranquilla di quello stronzo non ne voglio più sentir parlare nemmeno io.Ti passo a prendere alle tre va bene?”
Si Antonella va bene, ci vediamo dopo ciao”
“Ok ciao”
Paola si spogliava, faceva scorrere acqua calda nella vasca, convinta che un buon bagno le poteva far bene, quantomeno l’ avrebbe distolta da insani pensieri.
Sivia era entrata ufficialmente in ansia. Lucio era sempre spento.
Il rumore dell’acqua coprì per qualche istante il suono nervoso del citofono Paola rispose:
-Ciao apri, sono io.-
-Cosa vuoi? Sei venuto a riprendere la tua lercia tuta? Cazzo vuoi non ho nulla da dirti, soprattutto nulla da ascoltare; Va via bastardo!-
– DAI! Non fare la stronza, apri stò fottuto portone, altrimenti lo butto giù.-
-VA VIA! Torna da tua moglie bastardoooo.-
Silvia ora era in pieno panico tra poco sarebbe tornato da scuola Federico. Doveva preparare da mangiare, nulla era pronto; Di Lucio nessuna traccia; Perchè il telefono era spento? perchè non tornava? perchè?
Di solito era puntuale, se tardava premuroso avvertiva.
Vattene urlava Paola in preda ad una crisi isterica, da sotto al citofono l’uomo grossolanamente ribadiva feroce.
-Apri, apri, non è finito nulla tra noi, ti prometto, oggi al massimo domani lascio mia moglie, le dico tutto.
-NON TI AMO PIU’! BASTA MI HAI TROPPO FERITO SEI UN CAZZARO.-
-Ragiona Paola, per favore fammi salire, ti prometto che sistemo tutto, io ti amo.-
Disse Lucio abbassando il tono della voce.
-Lascia stare sei troppo vigliacco, va via non ti voglio più vedere! SPARISCI DALLA MIA VITA!-
Riagganciò il citofono, piangendo tornò in bagno.
Lucio guardò l’orologio, l’una e trenta! Cazzo era tardissimo. Prese il cellulare chiamò.
-Ciao Silvia, scusami ho avuto dei contrattempi, poi ti spiego.-
-Dove sei? Quando torni? –
-Tra dieci minuti al massimo sono lì, stai tranquilla è tutto a posto.-
-Ero preouccupata, dai tesoro torna presto ti aspetto.-
-Non è successo nulla,tu prepara pranzo. Ciao. –
-Ciao Amore –
Rincuorata tornò in cucina.
Linda aveva finito di mangiare i suoi spaghetti, guardava il tg.
Era insofferente, qualcosa di impercettibile rodeva dentro di lei.
Paola cercava di rilassarsi immersa nella fragrante schiuma, cullata dal tepore dell’acqua. Era ancora scossa dall’episodio avvenuto poco prima con Lucio.
Inviava sms, nessuna risposta il display rimaneva desolatamente inespressivo. Non poteva essere tutto finito, perchè una bella storia d’ amore si polverizza solo per un capriccio, un banale atto sessuale, perchè? Aveva sbagliato, si è vero ma cazzo, si può, si deve perdonare, perchè lei non veniva mai perdonata? Quando si è giovani si possono commettere degli errori che diamine.
Silvia si stava tranquillizzando,suo figlio Federico era appena tornato, stava pranzando. Lucio ancora no.
Linda accusava improvvise vampate di calore, maledetta menopausa.
Che palle, viene Antonella, perchè ho acconsentito ad uscire con lei?
Non ne ho per niente genio, poi depressa com’è la menerà ancora su Lucio quasi non bastasse averlo già sposato… Stò bastardo. Poverina però le voglio molto bene è tanto dolce,va bè, uscire mi distrarrà un pò, non mi farà certo male respirare aria fresca e godermi questo sole, magari andiamo anche in quel negozio di via Malta, così finalmente acquisto quegli stivali che mi piacciono tanto.
Antonella colta da isterica claustrofobia, tovato a caso il primo giubbotto lo infila, cosi come era senza nemmeno truccarsi esce di casa, salì in macchina andò.
Lucio non arrivava, Silvia era assallita da totale panico, fracassata cerebralmente.
Squilla il telofono fisso.
-Lucio ma dove sei?-
_Ma che cazzo di Lucio sono Marco_
-Oh ciao scusami, ti passo federico?-
_Si passamelo, tu come stai?_
-Bene, si bene, sono preouccupata Lucio non torna è uscito stamattina non so dove sia.-
_In quali mani ho messo mio figlio? Ti sei separata da me perchè non ero affidabile ed ora…_
-Dai te lo passo, Lucio si è sempre comportato bene e comunque non va a puttane come ci andavi tu.-
_Ma falla finita passami Federico che è meglio Ciao._
-Ciao, eccolo è qui.-
Ciao papà …………
Silva si allontanò, col mobile chiamò ancora, Lucio non rispose.
Paola girava nuda per casa, era scossa un’anima in pena, si chiedeva perchè le cose non andavano mai per il verso giusto; Ho venticinque anni e non capisco ancora niente, continuo a ripetere gli stessi errori, sono una scema dò fiducia a chi non la merità.
Linda si era appena vestita fumava nervosamente, il suono del citofono la fece sobbalzare,
” chi è?”
“Sono Antonella scendi?”
“Non sali neanche un attimo?”
“No. Scendi ti prego fai veloce”
“E’successo qualcosa?”
“Ti spiego appena scendi”
“Arrivo.”
In ascensore il trillo disordinato del telefonino,
“pronto”
_Ciao mamma sono Filippo come stai?_
“Filippo che hai? non ti sento per niente bene”
_Mamma, mi hanno telefonato dall’ospedale, Papà è li dicono che è grave._
“Cosa stai dicendo? che ha?”
_Non sò nulla di preciso ho solo poche notizie confuse. Stò andando all’ aeroporto prendo il primo aereo per Roma e vengo subito, chiamo Andrea o qualche altro amico, mi faccio venire a prendere appena atterato._
“Filippo non farmi stare in pena, se hai altre notizie dammele, io cerco di andare subito, in quale Ospedale è?”
_Al San Camillo. Ora ti saluto fammi andare ci sentiamo poi, comunque grazie,ciao Mamma. _
“Ciao piccolo, stai attento cerca di stare tranquillo, ciao.”
Agitata chiuse la chiamata. Aprì il portone trovò di fronte Antonella, cadaverica, tremante piangeva.
“Ora a te cosa è successo? Madonna che caos!Proprio adesso ha chiamato Filippo, dice che Lucio è ricoverato al San Camillo è molto grave, sta malissimo, pensavo mi potevi accompagnare ma vedo che non stai bene, vuoi tornare a casa? chiamo tua sorella? Ti faccio venire a prendere? Dimmi cosa hai?”
Antonella rinvigorì il suo pianto, copiose lacrime le inondarono il viso affondando in una laguna di singhiozzi.
“Cazzo l’auto… cosa hai fatto? Mamma mia! Hai avuto un incidente? con chi? è rovinatissima… tu stai bene? sei sotto choc? piccola… Madonna che giornata.”
Arrivò un SMS,la professoressa lo lesse.
Mittente Paola:
Amore perdonami, basta non posso più vivere senza te. Ti prego rispondi chiamami, fai qualcosa. Dammi un cenno. CON LUI ho chiuso definitamente è stata solo una cazzata. Dai Prof, sei tu la mia vita, il mio amore bellissimo….. TI AMO.
Antonella snervata asciugandosi le lacrime si rivolse a Linda:
“Dai andiamo all’ospedale, ti accompagno. La mia vita è rovinata non capisco più nulla sono a pezzi.” si accomodò alla guida del malconciato mezzo, Linda oramai arresa agli eventi, salì.
Silvia era travolta da mille paranoie, in totale confusione cercava dei tranquillanti. Ancora il telefono, rapida rispose:
-Pronto chi è?-
Una voce sterile all’altro capo:
_La signora Sgattoni Silvia? _
-Si sono io-
Buongiorno signora,è l’ospedale San Camillo, Lucio Sgattoni è stato ricoverato qui._
Cosaaa? E’grave? Che ha fatto? Cosa gli è successo?-
_Signora venga prima che può, io le posso dire solamente, la situazione non è delle più semplici, è stato investito da un auto pirata, ora è in rianimazione.Deve essere operato d’urgenza_
Un tonfo… La cornetta schiantò a terra.
FINE

PERSONAGGI.

LINDA:EX MOGLIE DI LUCIO, MAMMA DI FILIPPO, AMICA DI ANTONELLA.
ANTONELLA:LA PROFESSORESSA,EX FIDANZATA DI PAOLA E ANCORA INNAMORATA.
PAOLA: EX FIDANZATA DI ANTONELLA, EX AMANTE DI LUCIO.
SILVIA:ATTUALE MOGLIE DI LUCIO, MAMMA DI FEDERICO.
LUCIO:BASTARDO.MARITO DI SILVIA,EX MARITO DI LINDA,EX AMANTE DI PAOLA, PAPA’ DI FILIPPO.
MARCO: EX MARITO DI SILVIA, PAPA’ DI FEDERICO.
FILIPPO FIGLIO DI LINDA E LUCIO.

Commenti su: "“ORDINARIE INQIETUDINI” EPISODIO UNICO" (25)

  1. Ciaoooo Naz! Che storia intrigata! Di questi amori e sentimenti un pò concatenati ne esistono anche nella vita reale,famiglie allargate e amori un pò ambigui, il bello o brutto, dipende dai punti di vista, è che adesso non ce ne meravigliamo quasi più, tutto scorre quasi come fosse normale. Bellissimo questo racconto, ho capito che Lucio si è dato parecchio da fare! eh eh eh. Un bacione dalla tua amicuzza che se non è Domenica…… Smack!

  2. mi sono persa pure io…….

  3. Un incredibile intreccio di storie una collegata all’altra per le “storie” dei vari personaggi
    Non facile da seguire, occorre un attimino di attenzione per non sbagliarsi 🙂
    Mi è piaciuto
    Ciao, Patrizia

  4. in fondo al cuore ha detto:

    Ammazza…..peggio delle telenovela!!!!… Un casino peggiore di questo difficile da trovare….bravo come sempre, difficilissimo tenere insieme questi pezzi di vita collegati tra loro…. Buona serata Naz, un abbraccio!

  5. Sabrina ha detto:

    Gran casino, per fortuna hai inserito la legenda perchè altrimenti mi sarei persa nella ricostruzione dell’intreccio ^_^

    Sabrina
    ps sarà per questo che evito come la peste gli uomini sposati come quelli anche solamente impegnati? 🙂

  6. una dolce notte … Luli

  7. Che gran casino!!!! :-p
    E’ sempre un piacere leggerti…
    Un abbraccio…

  8. famiglie moooolto allargate, eh!?

  9. Intricatissimo stavolta, Nazz…ho fatto un pò di fatica a star dietro a tutti 😀
    Ma la tua consueta bravura è riuscita a far combaciare bene i pezzi del mosaico!
    Buona settimana e un abbraccio

  10. giannasandra ha detto:

    Ciao Naz, anche se mi sono persa devo dirti bravo…
    come dice Donatella sei riuscito a far combaciare
    i pezzi del puzzle….
    ti auguro un buon inizio di settimana e una buona serata..
    un’abbraccione…
    clicca

  11. Simona ha detto:

    E cos’è una soap opera 😉 X fortuna hai messo i personaggi alla fine, complimenti è bel racconto e dolce serata nazzareno 🙂

  12. certo che ne hai di fantasia.. il tuo racconto è meglio di beautiful,,, bravo Naz è sempre bellissimo leggerti anche se mi ero persa un po’ in vortice di mogli e amanti… ciao!!!!

  13. storia complicata, forse. mi sono divertito a scriverla è nata così per caso e fino all’ ultimo non sapevo neanche io come andava a finire e forse non lo sò ancora. Grazie. un bel saluto a voi buonanotte. Nazzareno(Zè)

  14. Zig zagando con maestria hai condotto amabilmente la storia
    fino alla fine
    Bravo
    Con simpatia
    Gina

  15. Ho letto il racconto tutto d’un fiato…
    Davvero interessante… storia intricata… persone con vite complesse… molta malinconia…

    un caro saluto

  16. azz che caos cmq bello bravo
    ciao ciao notte

  17. lucetta ha detto:

    Troppo complicato per me!!!!
    Sono passata a darti un saluto. Ciao Ze. Auguro giorni sereni a te ed anche ai protagonisti del tuo racconto.

  18. Ciaooo ho letto tutta la storia …ma che intrigata…ma bella cmq…..sei bravo davvero…..passo a darti un caro saluto..un bacione e ti auguro un buon fine settimana…ciaooooooooooooo

  19. Rebecca o semplicemente Pif ha detto:

    Ciao Nazareno ti prego gentilmente di partecipare per la solidarietà a dare i auguri natalizie a Survival http://pif64rebecca.wordpress.com/2011/12/16/solidarieta-un-buon-natale-a-survival/ ti ringrazio di cuore Pif

  20. Grüsse mal und wünsche ein schönes Advenswochenende Gislinde.

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  22. ciao
    sono capitata qui e ho letto il tuo racconto,mi è piaciuto molto
    tornerò a leggerti!
    buone feste

  23. […] e infine il mio preferito, una frase bellissima, eccola qui insieme al link del blog da dove è stata rubata: “Antonella spalancò la finestra, fece entrare aria pulita, il sole filtrava sminuzzando a pic… […]

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