Non prendete la vita troppo sul serio comunque vada non ne uscirete vivi

Un Altro Dio


Passi solenni screpitano nel silenzio, lento l’avanzare, le lucide scarpe nere solcano il ghiaccio marmo. Poche donne, figure d’ombra in liturgico pensiero. Le luci deboli non rendono il giusto risalto all’essenziale navata, polveri trasparenti, odore acre di legno, candele accese.
Dietro lo spartano altare i candelabri illuminano il volto sofferente del Cristo, il suo sguardo sembra contrapporsi con il ceruleo dell’uomo, ora devoto si china riverente passandosi la mano dalla fronte al petto nel segno della Croce .Indietreggiando senza voltarsi arriva alla seconda fila di banchi in un rovere sofferente usurato dal tempo, s’inginocchia, da una tasca esterna della dozzinale giacca a quadri estrae il rosario, deglutisce poi con voce afona recita: 

-Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome venga il tuo regno e sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra, dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiano ai nostri debitori, non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male Amen.-

Spostando il liso polsino l’uomo guarda l’orologio, gli occhi brillano di uno strano bagliore che mal s’intona con quel sacro luogo, scricchiolii improvvisi di legno, lo starnuto di un’anziana donna dipinta nel nero per qualche suo lutto, solleva  una piccola nube di pulviscolo, và a disperdersi nella luce del sole appannato, disperato sfora il cristallo della finestra della navata laterale.
La sagoma umana, tozza nella figura ora si solleva dalla genuflessa posizione, dalle sue labbra appena accennata una smorfia maligna, di nuovo ordinario ripete il rituale facendosi il segno della croce,volge a destra della basilica dove appesi al muro imponenti dipinti sacri, il primo un intensa Natività raffigura una Madonna gaudente con  bambino, poi a seguire San Giuseppe Patrono di Bagheria, il terzo un Cristo disteso ai piedi della Croce, sotto ogni immagine ossequioso s’inchina. Si sofferma su quello di Santa Rosalia, patrona della città. Slacciandosi l’ultimo bottone della camicia, mostra un collo taurino, accende una candela in onore della Santa, prega ancora assorto.  Solennemente così com’è entrato prende la via d’uscita, non prima di aver bagnato la mano nell’acqua Benedetta e aver espletato l’ennesima riverenza.
Fuori è maggio ad attenderlo sul piazzale due uomini, indossano giubotti di pelle nera, sui volti poco rassicuranti occhiali scuri.
L’uomo tarchiato dallo sguardo glauco smarrito nel grigio delle orbite, senza proferire parola riceve la risposta che si aspettava,i due loschi figuri simultaneamente come marionette, mostrando ghigni feroci chinano la testa in cenno d’assenso. L’ambiguo personaggio ripone il rosario nella tasca, senza scomporsi non nega soddisfazione. Lento scende le scale della chiesa,sulla piazza uno dei due garzoni s’affretta ad aprgli la portiera della vecchia Citroen zx, sale a bordo. Il guardiaspalle lo fà a sua volta ponendosi alla guida, l’altro figuro inforca una potente due ruote, i mezzi scompaiono furtivi nel frenetico traffico dove allampano urla di sirene impazzite.
L’auto confondendosi nel caos quotidiano di Palermo fila via liscia. 
L’autista accende lo stereo, da un giornale radio notizie confuse annunciano di una strage avvenuta pochi minuti prima sotto il cielo di Capaci, un esplosione ha squarciato dilaniando un tratto di asfalto coinvolgendo diverse auto. Giovanni Falcone Procuratore della Repubblica, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta sono morti. Un attentato di chiara matrice mafiosa, la città sembra impazzita, coincitata, pattuglie di polizia e carabinieri vagano frastornate. Totò u’curto è sereno,devoto recita ancora:
-Padre nostro che sei nei cieli liberaci dal male come hai fatto oggi, sia fatta la tua e la mia volontà Amen.-
Rivolgendosi all’ autista sussurra:
-Pietruzzo domani dona in forma anonima 20 milioni,scrivici che sono per la festa Di Santa Rosalia, capisti?.
-Si Totò sarà fatto.-
Il capo dei capi assentendo sorride soddisfatto.

 

 

 

 

Il 23 maggio del 1992 in un attentato mafioso sull’ autostrada che collega l’aeroporto di Punta Raisi (oggi Falcone Borsellino)con Palermo, perirono il procuratore antimafia Giovanni Falcone sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta: Vito Schifani,Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro.lo stato in quell’ occassione subì un grave oltraggio, una dolorosa sconfitta.

Il 15 gennaio del 1993 alle ore 5 e 30 di una domenica, dopo mesi di estenuanti pedinamenti, il nucleo speciale dei Carabinieri coordinati dal Capitano Ultimo arrestarono Toto Riina. Il Capo dei capi di cosa nostra, poi condannato all’ ergastolo riconosciuto come il mandante della strage di Capaci. Lo stato torna in evidenza consolidando il suo ruolo.

12 gennaio 2012 la camera rigetta l’arresto dell’Onorevole Cosentino accusato di essere colluso con la camorra.

 Quale Dio? quale Stato?

Commenti su: "Un Altro Dio" (48)

  1. Quale Dio non lo so. Quale Stato? Lo stesso i cui rappresentanti, subito dopo avere arrestato Totò Riina si guardarono bene dal perquisire l’appartamento sino a quando non fu completamente svuotato del suo contenuto ed persino imbiancate le pareti! Credo che nessun Dio avrebbe potuto perdonare l’accaduto ma il tribunale assolse: i carabinieri si erano dimenticati di farlo!

    • Si caro Osv hai ragione penso che l’ infrastruttura faccia acqua, le persone che ne fanno parte no, almeno non tutte. C’è tanta gente onesta che crede nel proprio lavoro ma purtroppo i vertici spesso sono inquinati. Non sò se nessun Dio avrebbe perdonato questo proprio non lo sò. Grazie Osv e benvenuto in questo spazio

  2. in fondo al cuore ha detto:

    La prima domanda non me la faccio più da tempo….quale Stato?…quello che ci ha portato alla situazione di oggi solo per i propri conti personali….dal primo all’ultimo dei politici!

  3. La giustizia divina non paga oggi, la giustizia degli uomini è falsa, lo stato è un’azienda, solo un pò più grande dove gli impiegati lavorano per sè a tempo pieno coi soldi e le vite dei contribuenti.Ottimo post come sempre, coinvolgente e ben scritto. Un abbraccio e buona domenica, Maria.

  4. Simona ha detto:

    Buona Domenica Nazz.. un abbraccio 🙂

  5. La giustizia, concetto astratto eppure necessario, deve impersonarsi nelle leggi. Il problema si pone quando giustizia e legge non camminano a fianco. Hai posto un giusto dilemma, caro Zè.
    Un grande abbraccio

  6. Lieber Gruss und einen schönen Sonntag wünsche ich Gislinde

  7. ..che mondo di….hai capito.
    vento

  8. Sono orgogliosamente siciliana …. a scuola lo Stato mi impartiva che vivere nella legalità era un mio dovere che IO potevo cambiare le cose….. tutte le volte che vado dai miei amici a Palermo percorro quel tratto di autostrada e mi vengono i brividi, saluto quelle anime e prego per loro, sento che loro si aggirano ancora in quel luogo e così sarà finchè non avranno giustizia la giustizia vera che non stà nelle ideologie e commemorazioni in televisione ma nelle stanze dei politici che si ostinano ancora ad essere dei collusi e quindi copevoli. Sò che ci sono molte persone oneste politici e non e queste morti non sono state inutili ma là dove cè potere e ci sono i soldi si scenderà sempre e comunque a compromessi. Lo Stato che fà lo Stato cè ma non ha il coraggio e forse neanche la forza di voltare pagina e IO e tanti altri IO dietro ai banchi potevamo davvero cambiare le cose? Ancora non ho risposte e credo che mai ne avrò, posso solo pregare il Dio degli uomini giusti e non quello dei collusi che ci dia una speranza che non ci siano più strette di mano e congratulazioni nelle Aule del potere da mandare giù come fossero un boccone amaro. Ti rinnovo i miei abbracci e ti dico anche grazie per questo bel tributo alla mia terra che se ci credi fortemente è anche la tua…. siamo in primis fortemente ITALIANI, Giorgio Gaber in una sua canzone ironicamente afferma che “non mi sento un italiano” io dico invece che ci dobbiamo non provare ma riuscire ad essere uniti e italiani. Buona Domenica.

    • Io amo la Sicilia penso sinceramente che molti problemi purtroppo non siano risolvibili i collusi i poteri forti e inquinati e le organizzazioni criminali ci saranno sempre, purtroppo anche collegamenti con lo stato clericale, credo infine che un Dio non ascolterebbe mai un deliquente ma forse lo perdonerebbe.grazie Angela

  9. la giustizia divina è una cosa…ma quella del nostro stato è semplicemente una vergogna!!!!
    complimenti sempre per come descrivi le cose…..buona domenica

  10. Bravissimo!
    Buona domenica.

  11. lucetta ha detto:

    Mi associo in tutto al commento di Angela che ha dato voce al mio pensiero. Aggiungo solo che quel dio che Totò Riina e quelli come lui si sono creati a loro uso e consumo….non e quel DIO in cui confido e che darà a ciascuno secondo la vita che ha vissuto e farà giustizia di tutti i misfatti commessi….perchè l’UNICO che può farlo in quanto su questa terra si amministra una giustizia fasulla.
    Ti saluto Zè e ti abbraccio

    • hai ragione quello dei mafiosi è un Dio ad uso e consumo di comodo radicato solo ad usanze e tradizioni tramandate come uomini d’ onore non si uccide né con la benedizione tantomeno nel Nome di Dio Grazie Lucetta

  12. […] Un Altro Dio « nazzablog  ( cliccando ci potete arrivare)  […]

  13. Ciao Nazz, ho postato il link del tuo racconto sul mio blog spero che tu non abbia nulla in contrario, se così fosse fammelo sapere che provvedo subito e lo tolgo, non cè niente di male se tu non fossi d’accordo. Ciao un abbraccione e fammi sapere.

  14. Lo stato che non è pulito, che ha del marcio nel suo interno….

    Dio?? Beh, questo dipende da chi crede. Loro si professano credenti e hanno icone santa ovunque, ma sporcano solamente la fede, quella vera, quella giusta, quella che non cela malvagità..

    Ciao, Pat

  15. Ciao Zebachetti, è tutto bene con me, grazie!
    E tu come stai?
    Ero senza connessione ad internet per diversi giorni…
    Ti auguro una felice nuova settimana~~abbraccio~~Jussara

  16. Il fatto si commenta da solo…e fa ancora più rabbia che gli stessi assassini senza alcun rimorso vadano a pregare con le mani sporche di sangue. Non ci sono parole.
    Nazz, come sempre sei bravissimo nella tua narrazione, realistico e coinvolgente. Un abbraccio di cuore.

  17. giannasandra ha detto:

    Bravo Naz, un post ben scritto e coinvolgente..
    come dice Patrizia “loro si professano credenti ma sporcano
    solamente la fede”…
    buon inizio di settimana…
    un’abbraccio con affeto!!!!
    Clicca buon pomeriggio

  18. vedi Nazz…Cosentino per ora è solo indagato…aspettiamo che venga istruito il processo e, se verrà condannato, mettiamolo in galera senza sconti né abbuoni. Da sempre sono contraria all’arresto preventivo, sia per i cittadini comuni che per i parlamentari. Capisco che certe cose facciano molto male, ma se la giustizia è valida per tutti, deve esserlo veramente per tutti. Se poi risultasse la sua estraneità? che facciamo? per me è valido il concetto che tutti sono innocenti fino a che non venga provata la colpevolezza…
    Un abbraccio, Nazz

    Loredana

    • si sono d’ accordo anche io sul fatto che si è innocenti fino a prova contraria .Faccio un esempio prendo un nome a caso Salvatore Parolisi ne avrai sentito parlare è accusato di aver ucciso la moglie, non è stato processato e di conseguenza non riconosciuto colpevole, però è in Carcere, tu dirai ma è accusato di omicidio è pericoloso, d’ accordo ma essere collusi con la camorra non un reato grave, visto che in parole povere si fiancheggia degli assasini. Un mio conoscente qualche anno fa finì in galera per spaccio, due mesi. al processo fù prosciolto, non per insufficenza di prove ma per non aver commesso il fatto, ci fù un errore di persona, risultato che quest’ uomo due mesi dentro li ha trascorsi poi tutto è finito lìGrazie Loredana.

  19. Quale Dio non lo so….Quale Stato? Sto ancora aspettando di averne uno onesto, pulito e rispettoso di tutti i cittadini che pagano le tasse e vivono onestamente nel rispetto di tutti…
    Utopia la mia, lo bene come sò bene che chi di speranza campa disperato muore….
    Un abbraccio Naz e buona serata.

  20. IL PIANTO DI MEHREGIAH ha detto:

    Si può privare un uomo della sua dignità umana mettendolo in una posizione al di sopra dei suoi simili e chiedendogli di fare ciò che nessun uomo ha il diritto di fare, e cioè concedere autorizzazioni, giudicare e condannare, o accettare ringraziamenti per un favore che non è un favore, ma un privilegio cui ogni essere umano ha diritto?
    Non so che cosa sia peggio, se le loro svergognate sollecitazioni o la loro immeritata gratitudine.

    Buona serata,

    Mehregiah

  21. Rebecca o semplicemente Pif ha detto:

    Buongiorno Nazzareno, questo tuo post fa rifelettere su tante cose, e io vorrei anche dire la mia. Credo la domanda quale Dio e una domanda che si fa l’uomo.. io mi domando perchè invociamo Dio soltanto quando succede qualcosa di male? Credo noi tutti siamo responsabile in che condizione si trova ora il nostro mondo. La politica e il Dio dei nostri tempi, ma la coscienza ci fa seguire il sentiero giusto per trovare il vero Dio.. Io non posso giudicare nessuno perchè non e il mio compito e poi non posso parlare male di nessuno se non lo conosco personalmente, anche conoscere una persona personalmente non posso giudicarlo perche nessuno e senza peccato nessuno e perfetto.. credo dobbiamo imparare di considerarsi fratelli, e portare attraverso le nostre parole l’amore nel mondo.. so i miei pensieri si allontanano da tuo post, ma questo sono i miei pensieri ti abbraccio Rebecca

  22. Ciao Nazz… sono passata solo x salutarti..
    baci, Barbara!

  23. Quale Dio? Chi crede ne ha uno solo di Dio e non c’entra nulla coi misfatti dell’uomo.
    Altri -dio- non ce ne sono, non per me, non per moltissimi siciliani ed italiani onesti e puliti. Quei -dio- potrebbero accendere 20 milioni di ceri, ma non farebbero luce ugualmente.
    Lo Stato? C’è troppa sporcizia in giro, troppa e ovunque.

    Posso ricordare anche qui che oggi, 19 gennaio, un grande Uomo avrebbe potuto festeggiare il suo 72° compleanno? Mi addolora moltissimo che non sia ancora tra noi, mi manca tantissimo. Non ci fu uno Stato utile e tanto efficace affinchè anche io oggi potessi dire :Buon compleanno, Paolo Borsellino.

  24. Sono perfettamente d’accordo con te, Zè.
    Un quesito che nasce spontaneo.
    Questo è un modo difficile da vivere.
    Molto difficile.

    Forza e coraggio.
    E’ nostro dovere, io credo, andare avanti e cercare con ogni sforzo di smuovere la situazione.

  25. Il Dio della resa disperata, lo Stato dei diritti irrisi… Buon fine settimana Naz. Lorena,

  26. Ciao Nazzareno….ti lascio l’augurio per un sereno fine settimana…
    Buona serata………..

  27. Ne Dio ne Stato è presente in questi esseri..del primo cercano il perdono, quasi il consenso recitando rosari e baciando santini, del secondo non ne hanno conoscenza.
    Si, non ne hanno conoscenza, capito bene…perchè i politici e i partiti collusi con loro non sono lo stato!
    Ti riporto una frase di Paolo Borsellino che dichiarò giorni prima di morire,: “Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri”.
    Ciao Nazzareno, bel post..la memoria va alimentata come un fuoco sacro..perderla è facile!!
    Un abbraccio

  28. silvianovabellatrix ha detto:

    Non c’è nè Dio nè Stato. Almeno, il dio di Riina non è il mio, lo stato dei Cosentino non è il mio.

  29. giannasandra ha detto:

    Ciao caro Naz, sono passata per augurarti una dolce notte…
    e un sereno fine settimana….
    Un’abbraccio con affetto!!!!!

  30. Un concerto per ricordare Paolo Borsellino e Giovanni Falcone nel giorno del diciottesimo anniversario della strage di via D’Amelio. Il 19 luglio alle 21.00 a Roma, nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, in piazza Sant’Ignazio, l’orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese diretta dal maestro Stefano Fonzi eseguirà la cronaca sinfonica FALCONE E BORSELLINO. IL CORAGGIO DELLA SOLITUDINE, musica di Stefano Fonzi, libretto del giornalista e scrittore Giommaria Monti, edizioni RAI Trade. La cronaca sinfonica racconta come i due magistrati uccisi da Cosa Nostra furono isolati nel loro lavoro. Quelli che oggi vengono considerati giustamente due eroi, dovettero affrontare nella loro vita calunnie, infami dicerie, ostacoli di ogni sorta che furono posti lungo il loro cammino. Il concerto è un tributo alla figura del due magistrati e racconta gli anni della solitudine: mentre assestavano colpi micidiali a Cosa Nostra, portando a processo decine di mafiosi, contro di loro si sono scatenavano lunghissime campagne di calunnia e delegittimazione. Fino alla tragedia finale. L’orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese eseguirà dal vivo il concerto, con la partecipazione di Simona Molinari mentre gli attori Bartolomeo Giusti ed Eugenia Scotti interpreteranno il libretto della Cronaca sinfonica.

  31. Ciao Nazz…a caso l’amica Angela mi ha indirizzato a te e così leggendoti debbo dire che sei veramente un “Grande” condivido al 100% quanto tu scrivi…un abbraccio e a presto Pietro! (Sono in un paesino in provincia di Roma immerso ad un metro di neve, Ciao!)

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